TIROCINIO presso l’Ambasciata d’Italia a TALLINN (Estonia). Il racconto di Fabio

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TIROCINIO presso l’Ambasciata d’Italia a TALLINN (Estonia). Il racconto di Fabio

TIROCINIO PRESSO L’AMBASCIATA D’ITALIA A TALLIN raccontata da chi ha vissuto con successo questa esperienza

Come fare?

Ce lo racconta Fabio Peluso, giovane laureando in Relazioni Internazionali presso l’Università di Bologna, che ha deciso di partecipare ad un tirocinio attraverso il programma MAECI-MIUR-Università Italiane, che permette agli studenti degli atenei aderenti di svolgere un tirocinio curriculare di tre mesi presso le sedi all’estero del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).

Il racconto di Fabio:

“Non posso che essere entusiasta della mia esperienza di tirocinio presso l’ambasciata d’Italia a Tallinn. In questi due mesi e mezzo ho avuto modo di entrare in contatto con un mondo, quello della diplomazia internazionale, completamente nuovo per me. Confrontarmi quotidianamente con l’ambasciatore e i funzionari della sede è stato per me fonte di continui stimoli sia dal punto di vista umano sia, per così dire, professionale.

L’aver partecipato ad eventi di rilevanza internazionale quali, ad esempio, la visita dell’Alto Commissario per le minoranze nazionali Lamberto Zannier o la presentazione al parlamento estone e al corpo diplomatico della politica estera dell’Estonia, rappresentano sicuramente esperienze formative che difficilmente avrei potuto fare se non attraverso questo tirocinio. Indipendentemente dal tutor assegnato allo studente, sia egli l’ambasciatore o un funzionario della sede, sono dell’idea che chi partecipa ha l’opportunità unica di rapportarsi con la prassi diplomatica e di approfondire in loco le proprie conoscenze su un paese estero. Personalmente, sapevo abbastanza poco dell’Estonia sia da un punto di vista interno che internazionale.

Ad oggi, posso tranquillamente affermare di possedere un bagaglio di conoscenze di gran lunga maggiore , complice anche il fatto che in questi due mesi di tirocinio ho in qualche modo vissuto la campagna elettorale prima e le elezioni nazionali poi. Da un punto di vista della praticità del tirocinio, in questi due mesi e mezzo mi sono occupato della rassegna stampa giornaliera, con particolare attenzione ai programmi elettorali dei partiti politici e alle figure dei loro leader; ho partecipato, come detto, ad eventi e successivamente scritto dei report per l’ambasciatore, alcuni dei quali sono stati inviati anche a Roma; ho partecipato all’organizzazione di eventi quale l’Italian Design Day.

In conclusione, consiglio vivamente a tutti di prendere parte al bando e di provare l’esperienza offerta da questo tirocinio. In particolar modo, chi, come me, ha dato al proprio percorso di studi un’impronta internazionale, questa esperienza è l’ideale per un primo approccio al mondo della diplomazia e, perché no, per rendersi effettivamente conto se questo è o meno uno stile di vita che può piacere al di là dei propri progetti.”

COME FUNZIONA IL PROGRAMMA

Il Programma di tirocini MAECI-MIUR-Università Italiane permette agli studenti degli atenei aderenti[1] di svolgere un tirocinio curriculare di tre mesi presso le sedi all’estero del MAECI. Lo studente ha possibilità di scegliere le proprie destinazioni tra ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura e rappresentanze permanenti presso le Organizzazioni Internazionali. I bandi vengono pubblicati nei mesi di gennaio, maggio e settembre e coprono rispettivamente i periodi maggio-luglio, settembre-dicembre e gennaio-aprile.

I requisiti per partecipare al bando sono tutti elencati dal bando stesso[2]. In sintesi, lo studente deve:

  • Essere in possesso della cittadinanza italiana;
  • Non essere stato oggetto di condanna o di misure cautelari o di prevenzione;
  • Essere iscritto ad un corso di laurea che permette l’accesso alla carriera diplomatica per potersi candidare presso le rappresentanze diplomatiche o i consolati, oppure ad altri corsi, specificati dal bando, per quanto riguarda gli istituti italiani di cultura;
  •  Avere acquisito, al momento della candidatura, 60 CFU se iscritto a lauree specialistiche o magistrali o almeno 230 CFU nel caso di lauree magistrali a ciclo unico;
  • Avere una conoscenza della lingua inglese di livello B2 certificata dall’università o da altro organismo ufficiale di certificazione;
  • Avere una media delle votazioni degli esami conseguiti non inferiore a 27/30;
  • Avere un’età non superiore ai 28 anni.

È necessario, pena esclusione dal programma, che lo studente conservi tutti questi requisiti durante la durata del tirocinio, in particolar modo il suo status di studente. È previsto un contributo minimo mensile di 300 euro.

Per quanto riguarda le modalità di presentazione della domanda, questa è possibile farla soltanto online, collegandosi al sito della fondazione CRUI. Dopo essersi registrato, il candidato deve completare tutti i passaggi richiesti. Di particolare rilevanza è la scelta della sede del tirocinio. Tutte le destinazioni sono divise in due gruppi: al primo appartengono le sedi situate in UE, Norvegia, Principato di Monaco, Santa Sede, Svizzera, USA; al secondo, invece, quelle situate nel resto del mondo. Il candidato deve tassativamente scegliere una sede del primo gruppo ed una del secondo. Qualora scegliesse due sedi appartenenti al medesimo gruppo, la sua candidatura verrà automaticamente scartata. Infine, il candidato deve scrivere una lettera motivazionale di massimo 3000 caratteri, spazi inclusi.

La scelta dei vincitori seI parametri per l’assegnazione dei punteggi al momento della scelta delle candidature sono i seguenti:

Curriculum universitario 56% (età 20%, media esami 20%, CFU acquisiti 16%); Conoscenza lingue 28% (lingua inglese 12%, seconda lingua facoltativa 16%); Lettera motivazione 8%; Altro 8%.


[1] Qui l’elenco completo http://www2.crui.it/crui/tirocini_MAECI/Elenco_atenei_partecipanti_gennaio%202019.pdf

[2] Qui il bando di gennaio 2019 http://www2.crui.it/crui/tirocini_MAECI/Bando_14gennaio2019.pdf

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